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Massimo Giuntoli  

piano, tastiere, voce

photo by Michele Boffilo

A breve distanza da “PIE GLUE! - singing the beat generation”, Massimo Giuntoli torna a esplorare il controverso rapporto tra musica e testo con ODD SONGS, una performance musicale che si articola in una sequenza ininterrotta e instabile di no-word-songs, testi nonsense e neologismi neosonori.
Ma anche di poesie - proprie e non, tra cui i versi "senza tempo" di Emily Dickinson - e stralci di prosa, a formare un repertorio costantemente "in progress" di improbabili canzoni  dalla struttura compositiva spesso imprevedibile.

Il progetto trae spunto dall’espressione inglese “fol de rol”, (nonsense), che non a caso vede esempi illustri - nello stile ironico e surreale che contraddistingue la cosiddetta Canterbury Scene – a firma di autori quali Robert Wyatt, Richard Sinclair, Dave Stewart, Pip Pyle e, naturalmente, Daevid Allen, il cui pianeta Gong orbita ammiccante nell’inverosimile cosmo sonoro delle ODD SONGS.

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