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LA LIBRERIA INVISIBILE

Dicono i lettori...

Brunella Ardit

Lettura oltremodo piacevole e che, insieme a Cronache Molkayane, dà la misura di come si possano esprimere pensieri profondi utilizzando un altrettanto profondo umorismo. Ritrovo anche in questo lavoro una tale quantità di umanità e sensibilità che spiazzano insieme al riconoscere una sconfinata creatività. Il finale è la sintesi di tutta l'umana presenza, quasi un colpo di teatro nell'attesa di un altro bizzarro racconto sorpresi da una ferma realtà. 

Lucia Dallabona

Un confine, di per sé quindi un limite, che però nella sua circolarità si estende tutto intorno a lei a perdita d'occhio.
Mi piace molto questo concetto che dimostra quanto sia sempre una nostra scelta se farne un limitato strumento di difesa o qualcosa che ci rende più consapevoli della nostra identità e da lì pronti ad entrare in connessione profonda con tutto
quanto ci circonda.

(In merito al racconto I cerchi di Falmina F.)

Quanto "ruminiamo" di proiezioni, d'ipotesi macchinose e così perdiamo il contatto con la realtà che è proprio lì, davanti ai nostri occhi, pronta ad essere semplicemente vista per quello che è.

(In merito al racconto L'ospite inatteso)

Paolo Cozzi

Più di una persona ha cercato sulle comuni piattaforme "Il camino spento", per ora, senza trovarlo. Svariati lettori, io tra loro, attendiamo l'uscita di "Il cammino acceso". Ancora una volta, grazie al mirabolante, equoreo autore.

(In merito al racconto Gli inimproverabili)

Sarebbe piaciuto a Dino Buzzati, ma non c'è conferma. Se riesco, glielo propongo, vorrei lo leggesse, mi piacerebbe che conoscesse la sapienza narrativa del Massimo Giuntoli, di alta qualità, a partire dal nome.

(In merito al racconto Qui & Altrove)

Barbara Vigna
Un viaggio nel ‘dentro’ è un’esperienza che spesso trascuriamo, grazie per lo spunto di riflessione.

(In merito al racconto Cut-Up)

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